Si parlerà di:

  • Elementi dentali con deficit strutturali associato a mancanza di ferula e /o violazione dell’apparato di attacco sovracrestale
  • Estrusione ortodontica: dalla biomeccanica  alla clinica
  • L’usura dentale, la perdita di denti e la malattia parodontale nella genesi della malocclusione secondaria 
  • Il restauro in composito e l’uso di impianti nel trattamento interdisciplinare ortodontico-restaurativo  dei casi complessi di dentizione compromessa e malocclusione secondaria

Quote di iscrizione (Iva inclusa)
Soci Andi: € 100
Non Soci: € 150
Bonifico bancario intestato a NAXO IMMAGINE  IBAN: IT 94 E 02008 02832 000040358256 Causale: Nome partecipante, Corso Fichera Fiorelli Andi Arezzo 2024

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Il paziente adulto spesso presenta una condizione orale caratterizzata da dentizione compromessa e malocclusione secondaria. Gli elementi dentali possono presentare deficit strutturali da carie profonda o trauma, con un interessamento dell’apparato di attacco sovracrestale; in queste precarie condizioni, l’estrusione ortodontica, a differenza della chirurgia parodontale di allungamento di corona clinica, offre indiscutibili vantaggi biologici, biomeccanici ed estetici.La malocclusione secondaria può essere definita come la malocclusione conseguente all’alterazione morfologica e compenso dento-alveolare da usura dentale (attrition, erosione, abrasione) e alle migrazioni patologiche da malattia parodontale e perdita di elementi dentali; la contestuale presenza di selle edentule con differenti gradi atrofia, un numero minore di elementi dentali, la perdita di supporto parodontale e lo stato strutturale compromesso degli elementi dentali residui comporta specifiche considerazioni cliniche rispetto alla malocclusione primaria nella valutazione, diagnosi e trattamento ortodontico. Nel contesto dell’approccio interdisciplinare, l’integrazione tra le differenti opzioni di trattamento ortodontico e le ricostruzioni additive in composito delle morfologie occlusali di elementi dentali minati da processi di usura dentale, l’impiego di “full crown restorations” per gli elementi con estesa perdita di sostanza dentale e l’uso di impianti in sostituzione  degli elementi dentali persi, costituisce la strategia combinata per la risoluzione clinica di questa prevalente e difficile condizione clinica. Oltre ad una adeguata progettazione ingegneristica del piano riabilitativo, il disegno occlusale svolge una funzione fondamentale per la capacità di modulare il controllo delle forze a livello delle differenti interfacce restaurative, protesiche e implantari.Scopo della comunicazione e’ presentare come Timing  e modalità di realizzazione di queste misure correttive, da integrare con il trattamento ortodontico, possano essere elementi clinici essenziali nel determinare il successo finale della riabilitazione orale nel rispetto del principio della massima efficacia terapeutica al minor costo biologico.